Una discografia “parallela”

Accanto alla discografia ufficiale del gruppo e alle numerose compilation autorizzate in cui compaiono brani degli Uaragniaun, esiste anche una sorta di discografia parallela all’attività della band. Dischi in cui alcuni componenti del gruppo hanno prestato la loro collaborazione. Ma anche album con brani targati Uaragniaun eseguiti da altri gruppi e musicisti. Fino addirittura a una sorta di cover band che esegue il nostro repertorio e ha inciso un album di brani nostri. Ma andiamo in ordine. Già nel lontano 1998 Maria Moramarco e Silvio Teot hanno partecipato all’album “Hata” di Rocco De Rosa (Il Manifesto Edizioni). Entrambi sono anche presenti nell’album “Innervision” del fisarmonicista basco Joxan Goikoetxea, (Aztarna Edizioni 2007). Maria inoltre ha cantato la Pizzica di Cisternino nel disco dell’organettista Massimiliano Morabito intitolato “Sende na rionette sunà” (SquiLibri Edizioni 2009). La sua voce è presente anche negli album “Trase” dei beneventani Sancto Ianne (Ethnosuoni 2013), e nel primo lavoro discografico del Mantice, un gruppo della provincia di Latina impegnato da tempo nella ricerca, nel recupero e nella reinterpretazione dei canti e delle musiche tradizionali dei Monti Lepin. L’album si intitolava “Incontri e racconti” (autoprodotto dall’Associazione Mantice, capitanata da Marco Delfino). Silvio e Nanni Teot hanno invece partecipato nel al disco “Lurra, Ur, Haize” (Aztarna Edizioni 2017) del gruppo basco Alboka. Un discorso a parte merita invece il lavoro di Antonio Dambrosio che nel suo “RE-Murgia”, (Ass. Tracce Editore 2012) propone undici brani degli Uaragniaun rivisitati in chiave jazz. Un album in cui è impegnata in alcune tracce la stessa Maria Moramarco.
Infine è curioso quanto abbiamo appreso agli inizi del 2017…

LA COVER BAND DEGLI UARAGNIAUN A NOSTRA INSAPUTA
Non lo avremmo mai immaginato ma esiste un gruppo, denominato Duo Altamura, che esegue gran parte del nostro repertorio. Praticamente tanti brani targati Uaragniaun. Molti di questi neppure noi eseguiamo dal vivo da un bel po’ di anni. Il Duo Altamura ha un sito web e, udite udite, è formato da una coppia di francesi. Sappiamo solo che lei si chiama Corinne, che hanno un sito web con un calendario ricco di concerti da farci invidia e che hanno fatto un CD nel 2016. Non avremmo mai saputo di questo Duo se non ci avessero contattato con una mail in cui ci chiedevano consigli e il nostro parere sul loro lavoro… Forse anche l’ipotesi di esibirsi ad Altamura. Che dire? E che c’è da dire?!”.
Ecco, non sapevo che altro dire. Un po’ ci inorgogliva sapere che Uaragniaun aveva partorito a sua insaputa una cover band. Ma al tempo stesso coltivavamo perplessitá su questa strana operazione dei “franzosi”. La seconda sensazione ha preso maggiore forma quando ci è arrivato il loro CD. A parte i loro nomi (senza cognomi, quasi a voler passare in incognito) e i titoli delle tracks, su quel disco non c’è riportato null’altro. Nessun riferimento agli autori e sull’origine dei brani incisi. Niente di niente. Sgradevolissima constatazione. Sono solo ingenui – abbiamo pensato – o semplicemente stronzi? Maria, un po’ piccata da tanta audacia, ha scritto una mail a questi pirati facendogli notare quanto erano stati incauti e poco rispettosi. Per tutta risposta loro hanno rivendicato una sorta di paternità su un brano rinvenuto, a loro dire, da loro stessi in quel di Potenza (?!!!). Insomma l’arroganza non ha limiti. Al che abbiamo preferito sorvolare e lasciarli perdere piuttosto che intavolare una legittima causa per violazione dei diritti d’autore. Durante il nostro mini-tour in trentino abbiamo tuttavia ascoltato il loro disco in macchina. Che dire? Non avevamo mai sentito nulla di terribilmente brutto. Praticamentei volgari rifacimenti che alimentavano ancora di più la voglia di portarli in tribunale… Sapere con precisione il nome completo dei protagonisti è stato comunque abbastanza semplice. Ci è bastato smanettare su Google. Il famigerato “Duo Altamura” è composto da tale Corinne Labrosse e tale Sidney Drouot. Morale della favola: diffidate delle cover band. Soprattutto se animate da gente senza troppi scrupoli. Meglio gli originali che le fotocopie fatte pure male.
P.S. Il loro CD si intitola “Primo passo”… Speriamo non ce ne sia un secondo!

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