Luigi Bolognese

Biografia

Nato in una famiglia dove la musica era di “casa”, fin da piccolo ha avuto la possibilità di vivere tra vari strumenti nella casa dei suoi nonni materni, avendo a disposizione un pianoforte, una chitarra, un mandolino e un banjo. Grazie a suo nonno “babbo” Mimì De Santis e a suo zio Antonio De Santis gli nasce una passione per la musica che non lo ha mai più abbandonato.

Nel 1974 fonda, insieme a Silvio Teot, Gianni Nardone e Michele Polignieri un gruppo di musica progressive chiamato Murgia con il quale tiene numerosi concerti fino al 1976. Nel 1978, dopo aver conosciuto Maria Moramarco, insieme a Silvio entra a far parte del Canzoniere Altamurano e di li a pochi mesi Maria, Luigi e Silvio formano il gruppo Ballalaico che nel 1991 si è trasformato in gruppo Uaragniaun. Insieme a Maria ha partecipato a numerose trasmissioni Rai e a molte rassegne organizzate da Otello Profazio tra Campania, Calabria e Sicilia. Quindi si può dire che suona e lavora musicalmente con Silvio da quasi quarantadue anni e insieme con Maria da trentotto anni. Di tanta continuità Luigi ama ripetere: “è una cosa di cui sono fiero e orgoglioso perché è una di quelle esperienze senza fine che continua a regalarmi continuamente sensazioni nuove”.

Nel 2000 come direttore artistico su una idea della giornalista Bianca Tragni crea la rassegna FIERI DI FIORE. TAMBORRA FESTIVAL, una rassegna altamurana che ripropone il viaggio sonoro del canto sociale, dall’esperienza dei cantastorie fino alle espressioni più contaminate.

Nel 2003 grazie all’ illuminante incontro con Carlo Cardinale la rassegna diventa itinerante coinvolfgendo svariati comuni dell’ Alta Murgia e proprio per queste Luigi gli attribuisce il nome Suoni della Murgia . Nel 2014 grazie all’ incontro con il Parco Nazionale dell’ Alta Murgia la rassegna si evolve e diventa Suoni della murgia nel parco.

L’idea di SUONI DELLA MURGIA nel Parco è quella di riportare il piede al passo sulle pietre e sui tratturi della Murgia, recuperando quel rapporto ancestrale con la terra, i silenzi, i paesaggi e le voci della natura viva che abbiamo perso con la frenetica modernità. E di farlo unendo natura e musica in un progetto unico nel suo genere in tutto il mezzogiorno d’Italia.

Oltre che in tutti i dischi degli Uaragniaun, Luigi è presente nell’album Approdi del gruppo Terrae.

La citazione che preferisce è : “… là dove senti cantare fermati: gli uomini malvagi non hanno canzoni…” (Senghor).

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