“Perché sono marxista”, un crowdfunding per un pezzo di storia

Eccoci finalmente con la campagna di raccolta fondi per il nostro nuovo lavoro, “Perché sono marxista”, un Libro/CD che raccoglie preziose testimonianze (ne parliamo dettagliatamente qui). Ora chiediamo ad amici e sostenitori di partecipare tutti per completare la produzione.

Abbiamo previsto ricompense per tutti, per esempio per chi vorrà ascoltare tutte le tracce in anteprima (per il download digitale dei file bastano 10 €), per chi desidera la propria copia autografata (bastano 20 €), per chi vuole arricchire la propria collezione con uno dei nostri lavori in catalogo (nuovo CD + uno in catalogo per solo 30 € spediti) e per chi vuole cogliere l’occasione per avere tutto il materiale del nostro catalogo con i box sempre più ricchi, fino alla possibilità di averci ospiti per presentare in un set acustico a domicilio il nuovo disco!

Date un’occhiata alla lista disponibile su Musicraiser e partecipate, è semplice e veloce. Grazie!

Collaboratori

NICO BERARDI

Già docente al Conservatorio Tito Schipa di Lecce della Cattedra di Fiati Popolari è considerato uno dei migliori zampognisti sulla scena musicale mondiale.

Musicista versatile, suona numerosi strumenti (charango, cuatro, kena, chitarra battente, zampogna ecc.). Svolge intensa attività concertistica in Italia e all’estero (U.S.A., Iraq , Grecia, Spagna, Francia, Germania, Croazia, Austria, Slovenia, Svizzera)

Partecipa alla realizzazione delle opere di A. Ramirez, Misa Criolla e Navidad Nuestra con i cori “Teatro Petruzzelli” e “Harmonia”, alla colonna sonora del film Io non ho la testa, regia di E.Olmi; Sun’è sott, musica popolare dell’Italia Meridionale ; con gli Uaragniaun partecipa agli album Skuarrajazz, Octofolium, Fiorita, U diavule e l’acqua sande, Lamalunga Live, Malacarn, Cantan, Primitivo. È presente negli album da solista di Maria Moramarco Cillacille e Stella Ariente. Nonché è presente in

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numerose compilations (tra le quali Suoni d’Italia,- Musica tradizionale e nuovi repertori per zampogna, 2002). Sue composizioni sono nel film Pietre miracoli e Petrolio, di Gianfranco Pannone (2004).

In duo con Horacio Duran Vidal, musicista di fama mondiale e fondatore degli Inti Illimani, mette in scena “Encuentro” concerto per zampogna e charango. Partecipa a prestigiosi festival internazionali dedicati alla zampogna (Scapoli, Maranola, Saint Chartier, Gennetinnes, Lipsia, ecc.) anche in qualità di relatore. Pubblica nel 2000 il cd La zampogna annunciatrice – Pastorali e canti di natali per zampogna e ciaramella (Ed. Corriere del Giorno) e nel 2009 il cd di sue composizioni per zampogna ed ensemble strumentale Il Soffio dell’Otre (Ed. RadiciMusic). Fa parte dell’Orchestra della Notte della Taranta.

PINO COLONNA

Grafico e musicista ha partecipato a tutte le produzioni in studio degli Uaragniaun suonando sax soprano e tenore, flauti dritti, chalumeau e ciaramelle.

È considerato uno dei migliori suonatori di ciaramella, strumento che ha approfondito negli ultimi anni. Ha militato ne Il Soffio dell’Otre, formazione di “folk cameristico” fondata da Nico Berardi, misurandosi con partiture assai complesse.

La sua attività di grafico gli ha spesso impedito di essere presente nei live degli Uaragnian. Tuttavia è stato uno dei protagonisti più creativi della band e il suo apporto musicale non è mai stato marginale. Sui flauti dritti esprime una personalità artistica molto profonda e capace di coniugare l’apporto strumentale allo spirito del brano e alla sua esecuzione arcaica. Per il festival dello Stornello di Copertino ha collaborato in specifici progetti di Lucilla Galeazzi e Nando Citarella.

Nel 2018 ha partecipato al disco Cillacilla, primo album da solista di Maria Moramarco e nel 2021 al secondo album di Maria Moramarco Stella Ariente.

Pino Colonna Ciaramella

NANNI TEOT

È il più giovane componente della nostra band. Ha studiato tromba al Conservatorio di Matera e Pittura all’Accademia delle Belle Arti di Bologna, laureandosi con una tesi sull’arte nelle copertine dei vinili degli anni Settanta.

Si è formato sui dischi di Miles Davis e Paolo Fresu pur cercando continuamente un proprio suono e una autonoma personalità artistica. Negli ultimi anni si è particolarmente applicato nell’uso del flicorno. Dopo diverse esperienze in ambito reggae, dub e funky è approdato alla grande “famiglia” Uaragniaun partecipando alle incisioni degli album U diavule e l’acqua sante, Malacarn, Primitivo e Perchè sono marxista. La sua attività assidua con Uaragniaun e con il Festival “Suoni della Murgia” gli ha permesso di essere protagonista in numerose jam session di grande prestigio di cui segnaliamo quelle con la cantante scozzese Karen Matheson e il brasiliano Renato Borghetti.

Con la cantante Teta Mona e il bassista Paolo Clemente ha registrato Sheena un EP di quattro brani dub. Con Teta Mona ha suonato nel disco Mad Woman pubblicato nel 2017 con l’etichetta Garrincha Go Go. Con i medesimi compagni di viaggio ha collaborato col pianista inglese Alex Maguire in uno spettacolo che viene proposto nella cornice del prestigioso festival “Time Zones”.

Ha partecipato alle prime tre edizioni del Festival dello Stornello di Copertino in rispettivi progetti con Otello Profazio, Lucilla Galeazzi e Nando Citarella.

Col gruppo Fresh & The Synthomatics ha realizzato nel 2015 un EP di tre brani funky.  Con il Free Walking Trio Quartet ha registrato il CD Mind Our Business pubblicato nel 2017 con l’etichetta ANGAPP. Nel giugno 2017 con il chitarrista argentino Nicolas Ventricelli fonda il duo Dos Aguas e pubblica l’album Profundo. In ottobre del 2017 collabora al disco Lurra, Ur, Haize della band basca Alboka. Nel 2018 ha curato tutte le musiche che fanno da accompagnamento alle parti recitate presenti nel disco Perchè sono marxista degli Uaragniaun, componendone personalmente buona parte. Inoltre ha partecipato al disco Cillacilla, primo album da solista di Maria Moramarco. Nel 2020 ha partecipato all’album Approdi del gruppo Terrae. Nel 2020 ha partecipato all’album “Orphan’s Return” di Pat Girondi & The Orphan’s Dream. Nel 2022 collabora all’album Pino Revisited di Paolo Maggi, un disco che reinterpreta la musica di Pino Daniele in chiave solo strumentale.

Da diverso tempo lavora a brani di sua composizione suonando tutti gli strumenti di supporto alla tromba e al flicorno per un futuro album a suo nome.

ALESSANDRO PIPINO

Nato a Bari nel 1972, è compositore, arrangiatore e polistrumentista.
Nel 1994 entra a far parte degli Al Darawish e dal 1997 aderisce al progetto Radiodervish, partecipando in tutte le produzioni discografiche del gruppo (11 album dal 1998 al 2015).
Nel 1999 si appassiona all’organetto, suo strumento principale nei gruppi L’Escargot e Naracàuli.

Ha all’attivo numerosi concerti in Italia, Germania, Francia, Grecia, Libano, Svizzera e Belgio su palchi importanti e prestigiosi come quello del Concerto del Primo Maggio a Roma, del Teatro dell’Olympia di Parigi, del Folkest di Spilimbergo, de La Notte della Taranta di Melpignano, dell’ SO36 di Berlino, del Premio Tenco di Sanremo, del Premio Ciampi di Livorno, del PalaMazda di Milano e tanti altri.

Con gli Uaragniaun ha suonato, nei dischi “Malacarn” e “Primitivo”, l’organetto diatonico, le tastiere, la lama sonora e il toy piano. Nel 2018 ha partecipato al disco “Cillacilla”, primo album da solista di Maria Moramarco. Nel 2021 ha partecipato a Stella Ariente, secondo album da solista di Maria Moramarco.

Pipino

MICHELE BOLOGNESE

Ha studiato al Conservatorio di Bari mandolino col maestro Mauro Squillante, poi si è laureato all’Università di Trento in Ingegneria Ambientale.Sin da ragazzino ha seguito gli Uaragniaun, la band dei suoi genitori, per diverse trasferte in Italia e all’estero, che hanno particolarmente formato la sua sensibilità artistica.

A liceo scopre la magia dei colori, la potenza dei pigmenti e inizia a dipingere per passione, senza mai abbandonare questa attività, partecipando a mostre e concorsi nazionali.A Trento nel 2010 fonda il gruppo Fan Chaabi, formazione di riproposizione delle sonorità della musica del Mediterraneo, con i siciliani Daniele Saguto, Giuliano Fontana e la cantante di Andria, Silvia Losapio. Attualmente la band si esibisce in diversi locali e festival nel Nord Italia, e sta lavorando al primo disco.

Sempre a Trento nel 2012 insieme ai fratelli Dambrosio di Altamura, cura un altro progetto: Murjah Warriors Sound Art System, un sound system autocostruito, interamente dipinto da Michele con colori ad olio. Un’alchimia tra suoni e colori.Michele aka MandLion, caratterizza la Live-Session con l’uso di mandolino, mandola, melodica e tammmorre sulle “version”, il lato b dei dischi in vinile.

Non ha mai smesso di seguire i suoi genitori, Luigi Bolognese e Maria Moramarco, nonostante la distanza e gli impegni universitari; con i Uaraganiun ha registrato mandolino e tammorre in “Malacarn” e “Primitivo”. Nel 2018 ha partecipato al disco “Cillacilla”, primo album da solista di Maria Moramarco.

Avesa novembre 2007

CARLO LA MANNA

Vive a Trento, suona il basso acustico ed elettrico. Svolge l’attività di musicista in Italia ed all’estero dedicandosi anche professionalmente alla ideazione, organizzazione e direzione di eventi culturali. (Naturalmente Arteventi)
Approfondisce negli anni il linguaggio teatrale, della danza, collaborando con molti artisti tra i quali Arvo Pärt, Giovanni Sollima, Tico da Costa, Philip Glass, Didier Francois, Compagnia Abbondanza Bertoni.

Ha composto molta musica per film, teatro danza e centri di meditazione.
Con Giuliano Cramerotti e Roberto Segato ha fondato il  Trioamaro incidendo due album. Animatore e bassista dell’Orchextraterrestre, con relative incisioni discografiche, ha poi collaborato con Elias Nardi, Daniele Di Bonaventura, Vincenzo Zitello, Gianluca Petrella e Corrado Bungaro. Con Uaragniaun ha inciso gli album “Malacarn”, “Cantàn” e “Primitivo”.

La Manna

Il gruppo

Uaragniaun è leggenda e mito, è un suono, una onomatopea, ma è anche una località dell’Alta Murgia barese, una rocca tagliente ricca di misteri e passioni. Uaragniaun è allora un progetto musicale per raccontare le ancestrali storie del popolo delle pietre, le miserie e le nobiltà dei “cafoni all’inferno”: uomini, bestie ed eroi della civiltà della civiltà contadina pugliese. Maria Moramarco è il cuore del progetto: è la ricerca e la voce. Una voce cristallina e potente, figlia naturale degli antichi cantori e cantatrici che hanno tramandato la tradizione orale nelle contrade murgiane e della Puglia, terra meridiana, di confine, con le vicine civiltà mediterranee. Con il chitarrista Luigi Bolognese e il percussionista Silvio Teot il trio altamurano percorre un lungo percorso di rivisitazione di un immenso patrimonio di canti e musiche della tradizione immateriale. Repertori mai esplorati vengono alla luce e il “progetto Uaragniaun” si propone di rivitalizzare, attraverso una lettura critica, i canti inediti della musica popolare pugliese e, in particolare, della Murgia barese. Canti a distesa, tarantelle, canzoni d’amore, canti religiosi, tammurriate, canti di lavoro, balli e ritmi della grande musica popolare Meridionale, trovano una nuova dimensione musicale in un mix che mette insieme tradizione e innovazione. Attraverso il recupero degli strumenti tradizionali, il gruppo elabora soluzioni musicali di grande respiro che valorizzano ulteriormente le straordinarie capacità vocali della Moramarco, ormai riconosciuta come una delle voci più orginali del sud Italia. Il gruppo si è esibito in numerose rassegne di world music in Italia e all’estero, annoverando preziose collaborazioni con artisti come Ambrogio Sparagna, Daniele Sepe, Riccardo Tesi, Balen Lopez de Munain, Joxan Goikoetxea, Rocco De Rosa, Piero Ricci, Otello Profazio, Pasquale Laino, Nello Giudice, Ermanno Olmi, Roberto La Nubile, Raffaele Nigro, Nico Berardi, Angelo Stano, Rocco Capri Chiumarulo, Carlo La Manna, Daniele di Bonaventura, Vincenzo Zitello, Milladoiro, Roberto Tombesi, Pasquale Frisenda, Saverio Indrio, Antonio Amato, Enza Pagliara, Alessandro Pipino…